Santorini è così unica per molte ragioni, una è la sua cucina ed i suoi prodotti locali.
È grazie al suolo vulcanico dell’isola che troviamo il gusto straordinario della “Fava” (purea di cicerchia), così come la melanzana bianca (più dolce di quella classica viola), le “domatinia” (pomodorini succosi tipo ciliegino) e i capperi speziati, (entrambi i fiori e le foglie sono utilizzati nella cucina locale). Il vino di Santorini è un capitolo a parte. Gli scavi di Akrotiri mostrano come la vinificazione sia stata parte integrante delle vite degli insediamenti preistorici. La cenere, la lava e la pietra pomice lasciate dall’eruzione del vulcano, come anche il sole caldo ed i venti forti che asciugano l’umidità dell’uva, hanno reso il terreno adatto per produrre ottimi vini come il famoso vino da dessert “Vinsanto”, conosciuto in tutto il mondo. Le varietà bianche autoctone comprendono Assirtiko, Athiri e Aidani, tutti e tre riconosciuti come VQPRD (Vin de Qualité Produit Dans Une Région Déterminée) e molto ricercati da tutti gli intenditori che visitano l’isola. Nykteri (Nykteri deriva da Nykta che significa notte), è un’altra varietà bianca che matura in botte e deve il suo nome al fatto che la denaturazione si svolgeva esclusivamente durante la notte per prevenire l’ossidazione.